Liberation Route Europe, uno dei progetti della Fondazione, è un itinerario culturale certificato del Consiglio d’Europa che collega persone, luoghi ed eventi al fine di ricordare la liberazione dell’Europa dall’occupazione durante la Seconda guerra mondiale e riflettere sulle conseguenze di lunga durata della guerra attraverso un approccio internazionale e plurinarrativo. Con centinaia di siti e storie in nove paesi europei, l’itinerario collega le principali regioni che si trovano lungo l’asse seguito dalle Forze Alleate nel 1943-1945. Per maggiori informazioni visita il sito: www.liberationroute.com
Il progetto “Liberation Route” ha come obiettivo generale quello di:
- promuovere i luoghi della memoria, sottolineando il ruolo della riconciliazione internazionale, facendo riflettere sul valore delle libertà duramente conquistate e sul significato dell’attuale Europa unita;
- promuovere, a livello locale, nazionale e internazionale, un’offerta culturale e turistica che consenta la visibilità e l’accessibilità ai luoghi che hanno conosciuto gli avvenimenti della II guerra mondiale;
- promuovere una visione comune della riconciliazione tra i paesi coinvolti, promuovendo scambi culturali e scientifici;
promuovere e diffondere la memoria storica nei confronti delle nuove generazioni; - promuovere il rispetto e la diffusione dei valori universali di pace, libertà, democrazia e riconciliazione e di prevenire qualsiasi comportamento tendente alla glorificazione della guerra, rifiutando e condannando qualsiasi ideologia estremista, negazionista o revisionista;
- collegare la storia al presente per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della libertà come valore comune degli europei di oggi.
L’Associazione Internazionale Liberation Route Europe è un’organizzazione olandese, con sede legale a Bruxelles, fondata a seguito di un progetto finanziato dalla Commissione Europea (Programma CIP e COSME_DG Growth- unità turismo) e promuove la conoscenza della “rotta di liberazione” seguita dagli alleati, durante la II guerra mondiale, per liberare il nord Europa dal nazi-fascismo. La rotta include i seguenti paesi: Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda, Germania e Polonia. Tra le attività previste dal nuovo progetto c’è quella di coinvolgere anche i paesi del sud dell’Europa e, in particolare, l’Italia. Da qui la necessità di creare un’articolazione nazionale dell’“International Liberation Route Europe Association”, organizzazione madre e responsabile del concept e dei temi di Liberation Route Europe, nonché dell’attuazione delle sue attività tramite le sue filiali, come la costituente Associazione Liberation Route Italia;
La diversificazione di prodotti turistici e la capitalizzazione del patrimonio comune europeo (naturale, culturale, storico, industriale, ecc.) rappresentano le priorità individuate dall’Action Plan per il turismo della Commissione Europea (2010). I prodotti e i servizi turistici tematici transnazionali rappresentano infatti un’importante nicchia di mercato, con un grande potenziale Registro delle deliberazioni GC – n° 16 del 22/01/2019. 2 di crescita (ne sono un esempio le rotte culturali che attraversano più paesi europei, siti industriali dislocati nei paesi membri). Pur riconoscendo il ruolo fondamentale giocato dai singoli paesi membri nello sviluppare e implementare strategie per il turismo a livello regionale e nazionale, l’Unione Europea contribuisce allo sviluppo e alla promozione di prodotti turistici transnazionali che incarnano valori europei comuni.
La grande varietà di patrimonio culturale europeo – sia materiale che immateriale – rappresenta per l’Unione Europea un importante vantaggio competitivo su cui costruire una solida politica turistica. Infine, non va dimenticato che investire sul turismo culturale permette di far pervenire i benefici a tutti i cittadini e ad un’ampia gamma di imprese, genera nuovi flussi turistici, nuovi lavori, nuove industrie creative e culturali e incrementa le opportunità per una crescita regionale. Infatti, il patrimonio culturale non è concentrato nelle città e capitali europee ma è diffuso su tutti i territori europei, come nel caso di tanti comuni della provincia di Lucca. Rintracciare e promuovere la storia della seconda guerra mondiale, con le particolarità del territorio lucchese, come ad esempio quelle della Linea Gotica, ossia il sistema di fortificazioni tedesche realizzate lungo l’Appennino Tosco-Emiliano, ci impone oggi di riflettere non solo sulla sua realizzazione, ma anche sui suoi riusi, abbandoni, trasformazioni che dalla fine della guerra hanno investito queste architetture militari