Una finestra di coscienza civile curata dall’Istituto superiore di studi musicali Luigi Boccherini in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea.
Il programma prevede il “Quartetto in sol maggiore Op.15 per pianoforte, flauto, violino, violoncello” di Kempff (Jüterbog, 1895 – Positano, 1991) e il “Quartetto per flauto, violino, violoncello e pianoforte” (1940, rev. 1943) di Kattenburg (Amsterdam, 1919 – Auschwitz, 1944).
Il Quartetto di Kempff simboleggia l’indifferenza e il galleggiamento esistenziale, unita a una voluta estraniazione dalla tragica realtà (Kempff fu un grande musicista – pianista e compositore – e un nazista convinto). Il Quartetto di Kattenburg, musicista morto nel campo di concentramento di Auschwitz, rappresenta la vittima sacrificale per antonomasia, elevata a simbolo dell’Olocausto.
I due quartetti saranno preceduti da brani tratti da “Il diario di David Sierakowiak – Cinque quaderni dal ghetto di Łódź” e da “Il diario di Helga – La testimonianza di una ragazza nei campi di Terezin e Auschwitz”, letti da Gabriele Liscia, allievo del Boccherini.