Piano Operativo Comunale

Il POC definisce la programmazione e il coordinamento degli interventi di interesse generale, di iniziativa pubblica e privata, in materia di servizi, di attrezzature e spazi collettivi, di riqualificazione urbana o di nuovo impianto, l’individuazione di aree o di opere che dovranno essere realizzate nel quadro della programmazione delle opere pubbliche.

Data di pubblicazione:

22 Maggio 2020

Il Piano Operativo Comunale (P.O.C.) di valenza comunale è la nuova denominazione introdotta dalla Legge Regionale Toscana n° 65/2014 (vedi art. 95) quale strumento della pianificazione urbanistica che disciplina l’attività urbanistica ed edilizia del territorio, in precedenza chiamato “Regolamento Urbanistico” dalla L.R. 1/2005.

Il POC definisce la programmazione e il coordinamento degli interventi di interesse generale, di iniziativa pubblica e privata, in materia di servizi, di attrezzature e spazi collettivi, di riqualificazione urbana o di nuovo impianto, l’individuazione di aree o di opere che dovranno essere realizzate nel quadro della programmazione delle opere pubbliche.

L’obbiettivo della Regione Toscana è valorizzare il patrimonio territoriale e paesaggistico per conseguire uno sviluppo regionale sostenibile e durevole contrastando il consumo di suolo. Ciò comporta che sono state introdotte nuove limitazioni alle trasformazioni territoriali e dunque particolare rilevanza assume l’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato (vedi art. 4).

La prima fase è quella dell’avvio del procedimento. A questa fase in via transitoria, appartiene l’individuazione cartografica del perimetro del territorio urbanizzato. Transitoria vuol dire che la perimetrazione potrà essere modificata strada facendo anche a seguito della conformazione al PSI, al Piano Strutturale Intercomunale in corso, che vede la partecipazione di 4 Comuni della Piana: Capannori, Porcari, Altopascio e Villa Basilica, per uno sviluppo concertato del territorio con linee guida comuni riguardanti strategie per la mobilità, per la riqualificazione del sistema insediativo, per la valorizzazione del territorio rurale, per la riqualificazione del sistema produttivo.

L’individuazione di detto perimetro scaturisce da precise indicazioni della R.T. che lo definisce parte del territorio costituito: dai centri storici, da aree edificate con continuità dei lotti a destinazione residenziale, industriale e artigianale, commerciale, direzionale, di servizio, turistico-ricettiva, dalle attrezzature e i servizi, dai parchi urbani, dagli impianti tecnologici, dai lotti e gli spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria” (Art. 4, comma 3, della L.R. 65/2014).

Nel perimetro sono incluse anche le aree interessate da interventi di trasformazione in corso di attuazione o previsti sulla base di piani ed altri strumenti attuativi del Regolamento Urbanistico, convenzionati e tutt’ora in vigore.

Per la L.R.T. n. 65/2014, in aree esterne al territorio urbanizzato non sono consentite nuove edificazioni residenziali, ma le abitazioni che si troveranno ivi ubicate potranno comunque avere la possibilità di ampliamento.

Nella fase successiva infatti, verrano redatte norme specifiche che consentiranno tali interventi.

Limitati impegni di suolo per destinazioni diverse da quella residenziale saranno in ogni caso assoggettati al parere obbligatorio della “conferenza di copianificazione “, chiamata a verificare puntualmente, oltre alla conformità al PIT, che non sussistano alternative di riutilizzazione o riorganizzazione di insediamenti e infrastrutture esistenti. La conferenza valuterà la necessità della perequazione territoriale per compensare vantaggi e oneri delle nuove previsioni, e nella perimetrazione allegata all’avvio del procedimento sono già state individuate alcune aree soggette a copianificazione per le quali sussiste una possibilità di sviluppo oltre che per opere pubbliche.

Con l’avvio del procedimento del P.O.C. si apre una fase di partecipazione dei cittadini i quali potranno inviare contributi su un modulo che verrà predisposto ed inserito sulla pagina web del Comune.

Il contributo potrà avere ad oggetto una proposta di carattere generale di pianificazione del territorio o proposte progettuali specifiche su fabbricati o aree in cui siano precisati i benefici pubblici della trasformazione e la loro compatibilità con gli strumenti della pianificazione territoriale.

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